venerdì 14 agosto 2009

UN TUFFO NEL NEOLITICO

Quanto segue è un documento che ho voluto redarre per i bambini con DSA che si accingono allo studio della preistoria, ovviamente il materiale è utile per qualunque bambino. L'esperienza vissuta ha dimostrato quanto l'attività pratica, il vissuto delle esperinze contribuisca a imprimerle nella mente. I concetti presentati sono comunque complessi perchè si riferiscono a un passato davvero remoto per la mente di un bambino. La prima tappa è stata all'Archeopark e l'ultima al museo archeologico di Capo di Ponte dove sono stati rispiegati alcuni concetti affrontati giorni prima all'Archeopark, la guida ha introdotto i vari argomenti ponendo delle domande ai miei bambini, anche i piccoli di 5 anni anni sono riusciti a rispondere in quanto avevano già vissuto l'esperienza in precedenza, un'esperienza fatta di atti concreti e non solo di semplici e stratte parole.
L'UOMO DEL NEOLITICO COSTRUIVA I VILLAGGI SULLE PALAFITTE. SI E' SEMPRE PENSATO CHE LE RAGIONI FOSSERO DI DIFESA DAGLI ANIMALI FEROCI, IN REALTA' LO FACEVA PER AVERE PIU' SPAZIO DA DEDICARE ALLE COLTIVAZIONI.







LE CASE ERANO COSTRUITE SU PIATTAFORME DI LEGNO SOSTENUTE DA UN INTRECCIO DI PALI CONFICCATI A 5 m DI PROFONDITA' NEL TERRENO







PER SPOSTARSI SUI CORSI D'ACQUA L'UOMO USAVA LE
PIROGHE, CIOE' DELLE PICCOLE IMBARCAZIONI, SIMILI A DELLE CANOE, FATTE DI LEGNO


















CHI NON VIVEVA SUI CORSI D'ACQUA COSTRUIVA I VILLAGGI SULLA TERRAFERMA. LE CASE ERANO IN LEGNO E AVEVANO I TETTI FATTI CON GLI STELI DEI CEREALI IN QUANTO ERANO IMPERMEABILI, CIOE' NON FACEVANO PASSARE L'ACQUA PIOVANA. LE CASE CHE INVECE SI TROVAVANO LUNGO I CORSI D'ACQUA AVEVANO IL TETTO FATTO DI CANNE DI LAGO.

LA STRUTTURA DELLE CASE ERA DI LEGNO INTRECCIATO POI RICOPERTA CON FANGO E PAGLIA .






LE CASE AVEVANO UN SOLO LOCALE DOVE L'UOMO DORMIVA E CUCINAVA E UN SOPPALCO DOVE TENEVA LE RISERVE ALIMENTARI PROVENIENTI DAI SUOI RACCOLTI. GRAN PARTE DELLA VITA LA CONDUCEVA AL DI FUORI DELLA CASA CHE SERVIVA SOLO COME RIPARO, INFATTI NON DOBBIAMO PENSARE ALLA FUNZIONE DELLA CASA DELL'UOMO DEL NEOLITICO COME LA STESSA DEI GIORNI NOSTRI.




ALL'INTERNO ERANO CUSTODITI ANCHE OGGETTI DI USO COMUNE TRA CUI VASELLAME IN TERRACOTTA, CIOE' OGGETTI MODELLATI CON FANGO E ACQUA POI FATTO ASCIUGARE E COTTO AD ALTE TEMPERATURE . QUESTI CONTENITORI SERVIVANO SIA PER CONSERVARE IL CIBO SIA PER CUOCERLO. GLI ARCHEOLOGI HANNO TROVATO RESTI DI CIBO DENTRO A QUESTI CONTENITORI, LA SCOPERTA HA PERMESSO DI CAPIRE LE ABITUDINI ALIMENTARI DEGLI UOMINI DI QUEL PERIODO













L'UOMO DEL NEOLITICO INDOSSAVA ABITI FATTI CON LE PELLI DEGLI ANIMALI CHE ALLEVAVA E CACCIAVA, CON LE STESSE PELLI FACEVA DELLE COPERTE PER I LETTI. SOPRA AGLI ABITI INDOSSAVA UN MANTELLO DI PAGLIA INTRECCIATA IN QUANTO LA PAGLIA E' IMPERMEABILE E NON LASCIA PASSARE LA PIOGGIA. LE SCARPE ERANO DI PELLE RIEMPITE CON DELLA PAGLIA CHE TENEVA CALDO IL PIEDE E RENDEVA MORBIDA LA CALZATURA, L'UNICO GROSSO PROBLEMA E' CHE IN CASO DI PIOGGE, SE S'INZUPPAVA DI ACQUA , DIVENTAVA MOLTO PESANTE! COME COPRICAPO SI USAVANO BERRETTI CUCITI CON PELLE DI ORSO O DI ANIMALI DOMESTICI. IL COPRICAPO RICAVATO DA ANIMALI COME L'ORSO ERANO ANCHE SEGNO DI PRESTIGIO. L'UOMO AVEVA DELLE ARMI : L'ASCIA CHE POTEVA AVERE LA PUNTA IN PIETRA O IN METALLO. LA LAMA IN PIETRA ERA LEVIGATA E MOLTO TAGLIENTE, VENIVA USATA PER IL TAGLIO DEGLI ALBERI. LE ASCE CON LA PUNTA IN METALLO ERANO ARMI DI PRESTIGIO. OTZI NE PORTAVA UNA BEN IN VISTA PROBABILMNENBTE PER FAR CAPIRE CHE ERA UN UOMO DI PRESTIGIO, INFATTI PROBABILMENTE ERA UN FABBRO E ANDAVA A PRENDERE IL RAME NELLE MINIERE DELLA LESSINIA, L'ATTUALE VERONESE. E' STATO POSSIBILE RICOSTRUIRE L'ABBIGLIAMENTO DELL'UOMO DEL NEOLITICO GRAZIE AL RITROVAMENTO DI OTZI VISSUTO 5300 ANNI FA NELLE VALLI DELL'ATTUALE TRENTINO ALTO ADIGE



MENTRE L'UOMO SI OCCUPAVA PRINCIPALMENTE DELLA CACCIA ,DELL'ALLEVAMENTO E DELL'AGRICOLTURA, LA DONNA SI PRENDEVA CURA DEI FIGLI E DI TUTTE QUELLE FACCENDE CHE RIGUARDAVANO LA CASA E LA VITA DI TUTTI DI GIORNI. IN PRATICOLARE CONFEZIONAVA GLI ABITI USANDO LA LANA O IL LINO. PER LA TESSITURA USAVA DEI TELAI DI CUI SONO STATI RITROVATI I PESI IN PIETRA CHE TENAVANO TESO IL TESSUTO, IL LEGNO E' ANDATO COMPLETAMENTE PERSO DETERIORANDOSI NEL CORSO DEI SECOLI

LA LAVORAZIONE DEL LINO:


1. LE PIANTE RACCOLTE VENIVANO BATTUTE CON DELLA PIETRA
2. SI OTTENEVANO IL LINO CHE SERVIVA PER LA TESSITURA E LA CORTECCIA CHE ERA LO SCARTO




3. CON PETTINI DI OSSO SI TOGLIEVA LA CORTECCIA E RIMANEVA IL LINO UTILE






4. LE DONNE FACEVANO LA RITORCITURA CIOE' PRENDEVANO DEI FILI DI LINO E LI TORCEVANO TRA LORO FINO AD OTTENERE UN UNICO FILO DA FILARE. ALL'INIZIO QUESTO LAVORO ERA FATTO A MANO MA POICHE' IMPLICAVA TEMPI MOLTO LUNGHI L'UOMO INVENTO' IL FUSO. MAN MANO CHE IL FILO ERA ATTORCIGLIATO LO SI INFILAVA IN UNA SPOLETTA CHE POI VENIVA MONTATA SUL TELAIO. IL FILO ERA MOLTO RESISTENTE








GLI UOMINI COLTIVAVANO LA TERRA USANDO L'ARATRO CHE ERA IN LEGNO. ALL'INIZIO VENIVA MANOVRATO DA TRE UOMINI: DUE CHE LO SPINGEVANO DAL GIOGO E UNO CHE LO GOVERNAVA IN PUNTA. CON L'AVVENTO DELL'ALLEVAMENTO I DUE UOMINI IN PUNTA FURONO SOSTITUIT DAI BUOI




Le immagini riportate sono state scattate all'Archeoparck di Boario Terme sul lago d'Iseo e al museo archeologico di Capo di Ponte (Bs) entrambe le strutture organizzano visite guidate sia per le scuole sia per piccoli gruppi. Nel museo archeologico la guida era tutta per noi 5. In entrambi i posti abbiamo avuto al possibilità di prendere parte a delle attività pratiche


ABBIAMO LAVORATO IL RAME


ABBIAMO FATTO IL FROTTAGE SCOPRENDO LA TECNICA USATA DAGLI ARCHEOLOGI PER RIPRODURRE SU FOGLIO LE INCISIONI RUPESTRI













ABBIAMO USATO IL TRAPANO PREISTORICO


ABBIAMO VISTO L'USO DEL TELAIO




IL PROSSIMO APPUNTAMENTO SARA' CON LE INCISIONI RUPESTRI DI CAPO DI PONTE.

Nessun commento:

Posta un commento