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Torino , Italy
Da 13 anni sono referente per la dislessia, da 3 Funzione Strumentale per l'inclusione del mio istituto. Insegno da 26 anni nella scuola primaria. Dal 2019 collaboro con l'associazione O.S.D a.p.s ( Organizzazione a Sostegno dei Disturbi dell'età evolutiva) come referente per il Piemonte e la Valle d'Aosta ( osdpiemonte@gmail.com ) Sono autrice della favola "Lucertolina e Mirtillina" del libro per bambini sui DSA "Abracadabra Lucertolina". Alcune mie favole sono state pubblicate in altri due libri per bambini editi dalla casa editrice Mammeonline; curo il forum D.S.A su un sito per mamme;ho relazionato ad incontri e convegni sui disturbi specifici dell'apprendimento. Ho presentato il libro sui D.S.A, di cui sono coautrice, al Salone del Libro di Torino. Ho conseguito la specializzazione polivalente presso l'Istituto G Toniolo di Torino, con il massimo dei voti.

mercoledì 20 maggio 2009

LA LEGGE NAZIONALE E' STATA APPROVATA AL SENATO

(ASCA) - Roma, 19 mag - La Commissione Istruzione del Senato ha licenziato, il testo unificato della nuova legge che definisce le norme in materia di difficolta' specifiche di apprendimento riferibili alla dislessia. Lo rende noto la senatrice della Lega Nord Irene Aderenti la quale spiega come gia' durante il precedente governo erano state depositate diverse proposte di legge sul tema.''I due disegni di legge presentati dai commissari del Pd e dai commissari Pdl e Lega Nord - ha spiegato Aderenti - all'inizio dell'attuale legislatura, sono stati riunificati in un testo unico e condiviso da tutti. Da troppi anni i genitori degli alunni dislessici e gli stessi studenti aspettavano una legge che potesse non solo riconoscere e collocare il disturbo in un ambito adeguato, ma anche sancire alcune strategie che la scuola puo' e deve adottare per venire incontro alle esigenze degli alunni dislessici''. Il fenomeno della dislessia, della discalculia e della disgrazia, ha detto la senatrice della Lega ''e' stato configurato in difficolta' specifiche di apprendimento (DSA) e sappiamo che riguarda oltre il 5% della popolazione scolastica. Gli alunni dislessici imparano a leggere, a scrivere e a far di conto con una sforzo enorme in termini di concentrazione ed autocontrollo vivendo un disagio psicologico pesante e spesso mascherato da strategie che sono interpretate come scarso impegno, pigrizia e svogliatezza''.Gli alunni dislessici, avranno diritto ad una diagnosi specialistica ''che accerti quantita' e qualita' del disturbo in modo tale da essere accompagnati lungo il percorso scolastico da strategie didattiche compensative e dispensative che permettano di escludere l'attuazione di continui richiami ossessivi all'impegno perche' non esistono forme di 'impegno'' che possano modificare la realta' della dislessia''.

"Non sono state previste, purtroppo, risorse per sostenere la scuola nell'attuazione di questa iniziativa di legge e tuttavia la sua approvazione segna una svolta culturale nella scuola italiana e nella vita sociale del Paese. D'ora in poi i ragazzi che presentano queste difficoltà e loro famiglie potranno sentirsi accolti e sostenuti nel percorso scolastico senza dover affrontare ulteriori ostacoli». (dichiara la senatrice del Pd Albertina Soliani)

Come può essere efficace una legge senza risorse per attuarla? Sopratutto una legge simile che ha bisogno di moltissime risorse a partire dai PC per i bambini disgrafici e disortografici! Come si può prevedere di farli lavorare al computer se il laboratorio della scuola non è attrezzato e se per far scrivere un testo a un bimbo DSA devo spostare l'intera classe in aula informatica? Non sarebbe meglio prevedere almeno uno o due pc portatili per plesso? (senza voler cadere nell'utopia di un pc per aula!). Come si può applicare bene una legge se per avere l'audiolibro del sussidiario, tanto per fare un esempio, devo fare una trafila burocratica infinita e inoltrarla l'anno prima per quello dopo perchè altrimenti campa cavallo che il bimbo ha il suo bel testo da ascoltare?
Alle elementari, poi, dove ogni bimbo ha bisogno di mille attenzioni perchè tutti sono in crescita verso una personale autonomia, come si fa ad applicare bene la legge se l'insegnante è sola (unica) in classi di 27 o 28 con mille problematiche da affrontare? Non sarebbe forse bene prevedere, tra le risorse, personale in più (ERESIA, IN UN'EPOCA DOVE SI VOGLIONO ELIMINRAE PIU' DOCENTI POSSIBILI...) assegnato ai circoli che mette in atto laboratori di recupero per alunni con DSA, laboratori all'interno dei quali con calma si riprendono i concetti spiegati in classe? E come si può pensare che una legge venga applicata a dovere se la percentuale di insegnanti formate e informate sull'argomento sono pochissime? Non sarebbe meglio rendere obbligatoria la formazione sui DSA per tutti gli insegnanti di ordine e grado, esattamente come si pretende di rendere obbligatoria la formazione di tutti i docenti della primaria per l'insegnamento della lingua inglese, compresi quelli che l'inglese non lo hanno mai masticato nemmeno alle medie? NOn è forse più importante che i bimbi DSA abbiano insegnanti veramente preparati nel saper affrontare un disturbo che se trattato male può generare individui depressi ed emotoivamente deprivati? Credo che tutti concordino con me sul fatto che è meglio utilizzare i fondi previsti per la formazione di tutti gli insegnanti in lingua inglese, per specializzare tutti sui DSA.
E' vero che la legge è un primo passo, mi auguro che a questo ne seguano tanti altri o la legge servirà a poco!

2 commenti:

  1. Sono un'insegnante di scuola primaria e sono pienamente d'accordo con lei. Vorrei sapere se deve essere l'insegnante a diagnosticare la dislessia, disrafia, disortografia ecc..... o una specialista del settore?
    Grazie

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  2. Le linee guida e il dm 5969 all'art 2 precisano che quando l'insegnante si trova di fronte a un alunno che ha difficoltà ad apprendere deve predisporre attività di recupero, se nonostante questo lavoro non ci sono miglioramenti deve informare la famiglia consigliando di rivolgersi a uno specialista per indagini più approfondite (suggerisco di non dire frasi del tipo "è dislessico, potrebbe essere disgrafico..."ma dire che solo uno specialista, in seguito a prove e osservazioni specifiche, può dare una risposta al perchè il bambino continua a commettere certi errori!). Da quel momento in avanti è la famiglia a muoversi. Può decidere di indagare come no. La scuola e gli insegnanti non hanno alcuna competenza diagnosticare i DSA in quanto essa è esclusivamente di specialisti sanitari quali, ad esempio, il NPI o il logopedista. La scuola può fare degli screening ma sempre dopo aver ricevuto il consenso delle famiglie preventivamente e adeguatamente informate su cosa sono i DSA .La scuola non deve assolutamente somministrare alcun tipo di prova senza aver ricevuto il consenso della famiglia. Le prove somministrate,però, devo essere valutate dagli specialisti con cui l'istituzione scolastica ha preso accordi

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