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ALCUNE INFORMAZIONI SU DI ME

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Torino , Italy
Da 13 anni sono referente per la dislessia, da 3 Funzione Strumentale per l'inclusione del mio istituto. Insegno da 26 anni nella scuola primaria. Dal 2019 collaboro con l'associazione O.S.D a.p.s ( Organizzazione a Sostegno dei Disturbi dell'età evolutiva) come referente per il Piemonte e la Valle d'Aosta ( osdpiemonte@gmail.com ) Sono autrice della favola "Lucertolina e Mirtillina" del libro per bambini sui DSA "Abracadabra Lucertolina". Alcune mie favole sono state pubblicate in altri due libri per bambini editi dalla casa editrice Mammeonline; curo il forum D.S.A su un sito per mamme;ho relazionato ad incontri e convegni sui disturbi specifici dell'apprendimento. Ho presentato il libro sui D.S.A, di cui sono coautrice, al Salone del Libro di Torino. Ho conseguito la specializzazione polivalente presso l'Istituto G Toniolo di Torino, con il massimo dei voti.

sabato 10 novembre 2012

ISTITUTI COMPRENSIVI E PASSAGGI DELLA DOCUMENTAZIONE DSA

Spesso ci sono pareri contrastanti sulle procedure da seguire quando un alunno di un istituto comprensivo deve passare da un ordine di scuola a quello successivo.
C'è chi sostiene che , essendo la segreteria unica,il passaggio della diagnosi e del pdp, debba essere automatica, pertanto i docenti del nuovo ordine di scuola ne sono messi automaticamente al corrente.

Altri sostengono che, anche se la segreteria è la stessa, dev'essere la famiglia a richiedere il passaggio della documentazione in quanto si tratta di passaggio da un ordine di scuola all'altro.

E' sempre la famiglia che decide se e a chi comunicare le informazioni relative allo stato cognitivo e d'apprendimento del proprio figlio.

Esistono famiglie, che, per le ragioni più diverse, decidono di non far sapere ai docenti degli ordini successivi, il DSA del proprio figlio. E' ovvio, che in caso simile, se le informazioni dovessero uscire dai cassetti della segreteria dove sono depositate, si rischierebbe una bella querela.

In merito i Dirigenti Scolastici, dovrebbero informare i docenti delle corrette procedure da seguire.

Può succedere che i docenti dell'ordine superiore, trovandosi di fronte a un bambino in difficoltà, chiedano informazioni sull'esistenza di una diagnosi, ai colleghi o alla segreteria dell'ordine inferiore....Trattandosi di dati sensibili nessuno deve dare informazioni.

Cosa deve fare il docente che ha dei sospetti?

Per prima cosa deve convocare la famiglia e indagare sul trascorso scolastico dell'alunno, spesso durante tale confronto la famiglia dichiara se il bambino ha una diagnosi DSA o meno, in quel caso bisogna informarla che deve richiedere alla segreteria il passaggio della documentazione. Qualora il ragazzino non avesse una diagnosi, si può valutare l'eventualità di indagare le motivazioni di un apprendimento scadente e difficoltoso.

Cosa deve fare la famiglia?

La famiglia deve sempre e comunque dichiarare per iscritto, le sue intenzioni, sia che voglia il passaggio della documentazione, sia che desideri non far sapere nulla.

Il consiglio, comunque, è che di fronte a un DSA, tutti i docenti siano informati dello stato del ragazzo, al fine di attuare un percorso di apprendimento/insegnamento il più efficace possibile

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