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Torino , Italy
Da 13 anni sono referente per la dislessia, da 3 Funzione Strumentale per l'inclusione del mio istituto. Insegno da 26 anni nella scuola primaria. Dal 2019 collaboro con l'associazione O.S.D a.p.s ( Organizzazione a Sostegno dei Disturbi dell'età evolutiva) come referente per il Piemonte e la Valle d'Aosta ( osdpiemonte@gmail.com ) Sono autrice della favola "Lucertolina e Mirtillina" del libro per bambini sui DSA "Abracadabra Lucertolina". Alcune mie favole sono state pubblicate in altri due libri per bambini editi dalla casa editrice Mammeonline; curo il forum D.S.A su un sito per mamme;ho relazionato ad incontri e convegni sui disturbi specifici dell'apprendimento. Ho presentato il libro sui D.S.A, di cui sono coautrice, al Salone del Libro di Torino. Ho conseguito la specializzazione polivalente presso l'Istituto G Toniolo di Torino, con il massimo dei voti.

sabato 20 luglio 2019

Il docente è uno specialista?

Una mamma mi ha raccontato di aver chiesto alla docente del figlio come potesse aiutarlo nel migliorare lo studio in quelle specifiche materie. Era la fine dell'anno e il ragazzo aveva raggiunto a fatica la sufficienza nonostante il costante impegno,  prova evidente che qualcosa non funzionava.
La risposta è stata "non sono io lo specialista (del D.S.A ndr)" così il genitore ha dovuto contattare uno specialista che aiutasse il figlio!
Il docente,  in realtà,  ignora il fatto che chi insegna non solo è specialista della propria disciplina di cui conosce contenuti ma lo è,  o meglio, dovrebbe esserlo, anche della didattica.  È il docente che sa come trasmettere quei contenuti, come personalizzare la sua lezione.  Da una ventina di anni a questa parte, ossia da quando l'acronimo D.S.A è entrato quasi prepotentemente nelle nostre scuole, il docente non ha scuse, dovrebbe essere anche specialista della didattica speciale.  Inoltre,  con la legge 107 che impone la formazione per il personale docente,  non è più così difficile formarsi. Infine la rete stessa abbonda di materiale sull'argomento,  pertanto un docente che afferma di non essere lui lo specialista è un docente che svaluta se stesso! Uno specialista esterno potrà aiutare il ragazzo ad affinare alcune tecniche ma non potrà mai sostituirsi all'insegnante perché non è in aula e la classe è un ambiente unico e particolare che non si può riprodurre altrove.  L'insegnante non può sostituirsi allo specialista come quest'ultimo non può sostituirsi all'insegnante.  Ognuno ha il proprio ruolo, le proprie competenze.
Cosa avrebbe dovuto rispondere, dunque, quel docente? Avrebbe dovuto appellarsi alla sua ventennale esperienza, pensare al suo comportamento con gli alunni in difficoltà, il metodo usato, i risultati ottenuti. Avrebbe dovuto proporre strategie aggiungendo un "proviamo " perché in campo educativo non esiste  la regola esatta applicabile a chiunque,  ognuno è diverso e apprende con modalità proprie,  ma bisogna tentare, bisogna avere cura dell'alunno e della sua famiglia! Un docente che risponde "proviamo " è un docente che fa sentire accolta la famiglia, quest'ultima non avrà alcuna ragione di andare contro chi la prende per mano e cammina con lei

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