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Torino , Italy
Da 13 anni sono referente per la dislessia, da 3 Funzione Strumentale per l'inclusione del mio istituto. Insegno da 26 anni nella scuola primaria. Dal 2019 collaboro con l'associazione O.S.D a.p.s ( Organizzazione a Sostegno dei Disturbi dell'età evolutiva) come referente per il Piemonte e la Valle d'Aosta ( osdpiemonte@gmail.com ) Sono autrice della favola "Lucertolina e Mirtillina" del libro per bambini sui DSA "Abracadabra Lucertolina". Alcune mie favole sono state pubblicate in altri due libri per bambini editi dalla casa editrice Mammeonline; curo il forum D.S.A su un sito per mamme;ho relazionato ad incontri e convegni sui disturbi specifici dell'apprendimento. Ho presentato il libro sui D.S.A, di cui sono coautrice, al Salone del Libro di Torino. Ho conseguito la specializzazione polivalente presso l'Istituto G Toniolo di Torino, con il massimo dei voti.

domenica 4 novembre 2007

IMPARIAMO A CONOSCERE LA DISLESSIA (PRIMA PARTE)

CHE COS'E' LA DISLESSIA?


La dislessia è un disturbo che ostacola la normale capacità di lettura e scrittura.

La dislessia è un problema di codifica dei segni.

Il dislessico ha difficoltà a riconoscere e capire i grafemi (cioè i segni ), di conseguenza, non riesce ad associarli ai fonemi, cioè per lui è davvero difficile acquisire l'automatismo che permette di associare lo scritto al suono.


Di conseguenza avrà serie difficoltà anche nella scrittura, cioè nella traduzione del fonema in grafema.


L'apprendimento della lettura non è un processo naturale ma deve essere insegnato. I maestri devono insegnare l'apprendimento della lettura adeguando la loro metodologia alle caratteristiche degli alunni che hanno davanti.


Quanto sta facendo la maestra rappresentata qui di fianco è un processo molto difficile per il bimbo dislessico, soprattutto se si tratta di un bimbo che sta imparando a leggere e scrivere!

Inoltre, presentare contemporaneamente lo stampato maiuscolo, minuscolo, corsivo maiuscolo e minuscolo può crare enormi difficoltà al bambino dislessico acutizzando sentimenti negativi quali lo sconforto e l'ansia da prestazione, pertanto il rischio d'insuccesso aumenta drasticamente.

Infatti per i dislessici è molto più semplice leggere e scrivere in stampatello.

Anche il metodo globale, come afferma De Grandis, è stato spesso tacciato come responsabile dei maggiori insuccessi legati alla letto scrittura, quindi, inadeguato per bambini di cui si sospetta un DSA.


QUANDO SI MANIFESTA LA DISLESSIA?


Come abbiamo detto la dislessia è innata ma poichè riguarda la sfera della letto scrittura si manifesta solo quando il bambino impara a leggere e scrivere, cioè al suo ingresso nella scuola primaria.




questo bimbo potrebbe essere dislessico...





lo scopriremo solo quando inizierà la scuola primaria!






COME SI MANIFESTA LA DISLESSIA?
(OVVERO: QUALI SONO I CAMPANELLI CHE CI DEVONO METTERE IN ALLARME)


Il bambino dislessico:


  • non legge in modo fluente

  • inverte lettere e numeri (ad esempio legge "oi" invece di "io")

  • è lento sia nella scrittura spontanea sia in quella sotto dettatura

  • presenta enormi difficoltà nella copiatura dalla lavagna (questo processo per noi banale risulta essere molto complesso per un qualunque bambino)

  • commette di frequente errori ortografici

  • salta parole o intere righe

  • presenta difficoltà di organizzazione spazio temporale (ad esempio nell'uso e nell'organizzazione dello spazio del quaderno)

  • può avere disturbi nella lateralizzazione che si manifestano con un uso scorretto di destra/sinistra: alto/basso, ieri/oggi/domani, collocazione di eventi nel tempo, quindi può avere difficoltà con la lettura e l'orientamento del calendario e delle date

  • la grafia non è armoniosa: le lettere non sono omogenee ma di diverse grandezze

  • presenta difficoltà nella scrittura in corsivo pertanto preferiscono lo stampatello maiuscolo

  • sostituisce grafemi simili: p/b /d /q a/o e/a

  • sostituisce fonemi simili: t/d r/l d/b v/f

  • omette le doppie

  • ha difficoltà nell'uso della punteggiatura

  • non riesce ad usare il vocabolario

  • può avere difficoltà nell'acquisizione di informazioni in sequenza: tabelline, mesi, stagioni, giorni, numeri, stagioni, lettere dell'alfabeto

  • ha difficoltà nell'acquisizione e nell'uso appropriato del lessico (pertanto hanno un lessico povero)

  • ha difficoltà nel memorizzare termini difficili

  • ha difficoltà nel ricordare le date storiche, i termini geografici, i nomi delle carte...

  • presenta difficoltà nell'analisi logica

  • ha difficoltà ad esprimere in modo chiaro, coerente e corretto il proprio pensiero

  • ha serie difficoltà nell'apprendimento delle lingue straniere

  • può presentare disturbi nella coordinazione oculo-motoria che si manifesta in atti semplici quali l'allacciarsi le scarpe, ripassare un disegno, lanciare la palla in un canestro...copiare dalla lavagna

  • ha difficoltà nella comprensione del testo perché la sue attenzione è utilizzata nel processo di decodifica

  • può presentare iperattività e disturbi dell'attenzione

  • può essere disordinato e disorganizzato nelle sue attività

( in questo sito è possibile trovare un elenco dei sintomi: http://www.audiblox2000.com/learning_disabilities/dicd03.htm )

SE I VOSTRI ALUNNI HANNO ALCUNE DELLE CARATTERISTICHE SOPRA ELENCATE E' IL MOMENTO DI PARLARNE CON I GENITORI E CON UN ESPERTO .

IN ITALIA UN BAMBINO OGNI 30 E' DISLESSICO

IL DISLESSICO PUÒ IMPARARE A LEGGERE E SCRIVERE?

Il dislessico acquisisce l'automatismo della letto scrittura ma lo fa in modo diverso rispetto agli altri e con tempi più dilatati .

Una volta imparato a leggere e scrivere permangono (ricordate: un dislessico lo è per tutta la vita) difficoltà legate al testo scritto, all'acquisizione, interiorizzazione e uso di nuovi termini. Difficilmente un dislessico diventerà un amante della lettura nonostante possa amare i libri.

Per lui la lettura richiederà sempre uno sforzo enorme!

Il dislessico dovrà trovare delle strategie che gli permettano di raggiungere gli stessi obiettivi dei compagni; dovrà creare un proprio metodo di studio che lo aiuti a compensare il disturbo.

Molti dislessici, soprattutto se non gravi, riescono a creare autonomamente dei metodi di studio efficaci, altri devono essere aiutati in questo percorso.


COM'E PERCEPITO IL TESTO SCRITTO DA UN DISLESSICO?


accedete al seguente link

http://www.readregular.com/english/dyslexia.html



I dislessici hanno difficoltà nella lettura delle parole scritte in ORIZZONTALE, in quanto non riescono a mantenere stabile la vista sulle parole scritte in quel verso; presentano, invece, minore difficoltà nella lettura di parole scritte in VERTICALE .



Come si spiega tutto ciò?

Pare che l'occhio dei dislessici scorra le lettere in verticale perdendo, quindi, il filo di quelle scritte in orizzontale.




STRATEGIA


Per aiutare un bambino dislessico a "non perdere il filo" durante la lettura, lo si può dotare di un cartoncino che copre il testo da leggere e scopre, via via, una lettera alla volta, in tal modo l'occhio non è distratto dalle altre parole e segue la direzione normale di lettura

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