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ALCUNE INFORMAZIONI SU DI ME

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Torino , Italy
Da 13 anni sono referente per la dislessia, da 3 Funzione Strumentale per l'inclusione del mio istituto. Insegno da 26 anni nella scuola primaria. Dal 2019 collaboro con l'associazione O.S.D a.p.s ( Organizzazione a Sostegno dei Disturbi dell'età evolutiva) come referente per il Piemonte e la Valle d'Aosta ( osdpiemonte@gmail.com ) Sono autrice della favola "Lucertolina e Mirtillina" del libro per bambini sui DSA "Abracadabra Lucertolina". Alcune mie favole sono state pubblicate in altri due libri per bambini editi dalla casa editrice Mammeonline; curo il forum D.S.A su un sito per mamme;ho relazionato ad incontri e convegni sui disturbi specifici dell'apprendimento. Ho presentato il libro sui D.S.A, di cui sono coautrice, al Salone del Libro di Torino. Ho conseguito la specializzazione polivalente presso l'Istituto G Toniolo di Torino, con il massimo dei voti.

domenica 22 gennaio 2012

legge 170 convegno ivrea: parte 2

ALLEANZE COME FACILITATORE
dott.ssa Mascali Concetta, referente dsa regionale

EES.
La normativa parla di DSA, attualmente non ci sono norme specifiche sugli EES quindi ci si può trovare in difficoltà a capire come intervenire. Uno strumento in possesso delle scuole che può essere utile per la tutela degli EES è il DPR 275 sull'autonomia scolastica benché da quando le scuole sono autonome e hanno la facoltà di agire e decidere sembrano più insicure e dipendenti di prima.

CHE EFFETTO HA AVUTO LA L 170 SULLA SCUOLA?
ha migliorato il rendimento e l'inserimento degli alunni DSA
ha sensibilizzato la scuola, la famiglia, l'asl e l'opinione pubblica
ha promosso la ricerca e la formazione

CHE COSA DEVE FARE IL DOCENTE?
Il docente deve trovare le strategie specifiche ed è fondamentale che lavori insieme ai colleghi, alla famiglia e agli specialisti che si occupano del bambino.L'alleanza tra tutti coloro che si occupano del bambino DSA permette una valutazione coerente, completa e attendibile.

CHE COS'E' L'ICF?
L'ICF è un documento su cui vengono riportati dei descrittori che individuano le caratteristiche specifiche dei DSA, in questo modo sarà possibile individuare gli indici predittivi del disturbo specifico.

CHE COSA STA FACENDO LA REGIONE?
La regione sta progettando un percorso formativo rivolto a docenti e personale sanitario, sull'uso ICF. La formazione sarà triennale e le persone formate saranno abilitati a formare a cascata il restante personale della scuola e della sanità.

CIRCOLARI REGIONE PIEMONTE SUI DSA
CR 297 del 19/9/2008
CR 353 del 14/10/2010
LR 28 del 2007 sul diritto allo studio degli alunni DSA.

IL REFERENTE DSA
La figura del referente è una figura non obbligatoria ma consigliata.Molte scuole non le hanno in quanto sarebbe una figura in più da pagare con il fondo d'istituto.

INCIDENZA DEI DSA NELLE SCUOLE SECONDARIE
2,6% negli istituti professionali
1,3 % negli istituti tecnici
0,7% nei licei

GRUPPO COORDINAMENTO REGIONALE SUI DSA
Il gruppo è formato da:
Rappresentanti della Regione Piemonte
Rappresentanti dell'università
rappresentanti ANSAS
Rappresentanti AID Piemonte
Referenti DSA provinciali
Referenti DSA regionali
Si sta pensando di far nascere dei gruppi di lavori provinciali a cui partecipino il referente DSA regionale, i docenti dei diversi ordini di scuola e i dirigenti scolastici.

Gli obiettivi di questi gruppi di lavoro sono:
ricerca e formazione
condivisione dei saperi, delle idee e delle esperienze al fine di rispondere in modo concreto alle richieste della L 170.

ALTA FORMAZIONE
Per il mese di giugno, massimo settembre, è prevista la pubblicazione del bando per accedere al MASTER inerente la didattica e la psicologia per i DSA
Il master prevederà 1500 ore di cui la metà online. Il numero per accedere sarà chiudo e fissato intorno alle 100/150 persone che verranno selezionate secondo precisi criteri.. Il master sarà diviso in tre livelli: iniziale, intermedio e avanzato.La sede del master, molto probabilmente sarà a Savigliano (CN) e verrà previsto ¼ delle ore come tirocinio in scuole che devono ancora essere individuate.

CORSI DI FORMAZIONE
Oltre al master che darà comunque un titolo, ci saranno corsi organizzati dai vari CTS . In Piemonte ogni provincia ha un suo CTS.
I CTS organizzeranno formazione per:
le scuole che non hanno un referente
per i referenti DSA
per i docenti e i DS sulla normativa vigente

OBIETTIVI DELLA REGIONE 2011/12
Rilevazione esperienze e buone pratiche
rilevazione alunni DSA certificati presenti nelle varie scuole

OBIETTIVI A LUNGA SCADENZA
creazione di un osservatorio regionale sui DSA
formazione di un gruppo counseling di riferimento per docenti e genitori condotto da docenti esperti

QUALI SONO LE ALLEANZE INTESE COME FACILITATORI?
Alleanze con le biblioteche . Molte si stanno sensibilizzando sui DSA creando sezioni specifiche per i DSA con audiolibri, libri scritti col corpo 16, libri digitali, saggistica sui disturbi specifici.
Reti di scuole anche tra ordini di scuola diverse al fine di condividere i percorsi, le esperienze e i risultati utili ad accompagnare il ragazzo nel suo percorso formativo
incontri periodici tra referenti DSA dello stesso territorio
collaborazione con AID o associazioni presenti sul territorio

QUALI ALLENAZE DENTRO LA SCUOLA?
Alleanze tra colleghi per condividere strategie didattiche, ausili e protocolli
Commissione DSA . In molte scuole è formata dal referente, il dirigente e i genitori
collaborazione tra scuola e famiglia (si concorda il processo formativo con la famiglia, le modalità di svolgimento dei compiti, della possibilità di individuare un compagno tutor che lo aiuti a segnare i compiti sul diario...)
in classe l'insegnante individua un compagno tutor
crea alleanze con il ragazzino dsa
lavora sulle dinamiche della classe affinché il disturbo specifico e l'uso degli strumenti sia accettato e compreso dall'intero gruppo classe.

RUOLO DEL REFERENTE DSA
Il referente è sostanzialmente un mediatore, il genitore si rivolge a lui quando viene a mancare la comunicazione con gli insegnanti di classe e ci sono dei problemi nelle dinamiche relazionali e nell'applicazione della legge.
Altro compito del referente è quello di informare i colleghi sulle inizitive di formazione, fornire materiale specifico, curare l'eventuale biblioteca DSA del Circolo. Partecipa alle riunione con gli operatori sanitari del territorio tenendo alleanze. Si confronta e tiene i contatti con le altre scuole del territorio. Cerca di sensibilizzare colleghi e famiglie sulla tematica dei disturbi specifici.

Al termine dell'intervento della dott.sa Mascali è stato dato spazio al dibattito
Il mio intervento

“Per quanto concerne la formazione io sono dell'idea che dovrebbe essere resa obbligatoria in considerazione del fatto che i DSA rappresentano il 4% della popolazione scolatica e ogni classe ne ha almeno uno pertanto tutti gli insegnanti durante la loro carriera si troveranno ad affrontare il problema.Una formazione obbligatoria costringerebbe tutti a porre attenzione al problema. Le modalità possono esser le più disparate ad esempio per il personale sanitario esistono dei crediti. Si potrebbe pensare a una progressione di carriera legata alla formazione....”

RISPOSTA1: “la formazione obbligatoria costringerebbe solo le persone a star sedute e non ascoltare perchè se non c'è interesse non c'è interiorizzazione. Il sistema dei crediti è un sistema che nel pubblico non funziona perchè non ci sono i soldi per incentivare in modo adeguato le persone . Oggi noi spendiamo più di quanto ci viene rimborsato” (Risposta della Dott.sa Martina, dipendente pubblica sanitaria)

Alla Martini rispondo che sicuramente nel numero ci sarebbero persone disinteressate difficili da sensibilizzare, ma questo avviene in qualunque ambiente. Credo però che una formazione obbligatoria e un controllo severo da parte delle istituzioni, a partire dai dirigenti, obbligherebbe tutto il personale della scuola a lavorare con attenzione, a porsi delle domande sui processi di insegnamento-apprendimento, a studiare e applicare la legge. L'obiettivo non è rendere felici e soddisfatti gli insegnanti, l'obiettivo è garantire il diritto allo studio degli alunni DSA che, come ha detto Ghidoni sono una ricchezza della specie umana, ma dall'altra parte, l'alta percentuale rappresenta un'emergenza epidemiologica che non dev'essere ignorata.

RISPOSTA 2: La dott.sa Mascali risponde che non è così semplice rendere obbligatoria la formazione.
Rispondo che di sicuro non lo è ma se le istituzioni, mentre pensano alla normativa si domandano anche qual è il grado di formazione dei singoli docenti, possono arrivare alla conclusione che la formazione obbligatoria è un provvedimento obbligato e necessario affinchè il diritto allo studio diventi reale. E' evidente che ai convegni sui DSA sono presenti doventi sensibili che attuano le leggi e mettono in pratica tutto quanto è consigliabile fare, ma se si fa un'indagine concrreta sulla percentuale dei docenti di ogni singolo circolo ci si rende conto che è un buco nell'acqua. Solo per quanto concerne il convegno di oggi, che non richiede un particolare impegno, su due circoli in cui ho lavorato e di cui conosco gli insegnati sono presenti, due persone di uno e 3 dell'altro...numeri davvero ridicoli per credere che si possa risolvere qualcosa a livello di sensibilità tra il personale scolastico.

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