La valutazione è una questione su cui ci si ritrova spesso a discutere e a confrontarsi.
In seguito ad alcuni dubbi su come debbano essere valutati i bambini con un funzionamento cognitivo al limite e quelli che seguono una progettazione individualizzata senza essere disabili intellettivi, c'è stato un confronto con la dottoressa Viviana Rossi, ex dirigente scolastica, membro del Comitato Scuola AID Nazionale e del Tavolo Regionale per DSA.
Vi riporto la sua risposta affinchè possa chiarire eventuali dubbi
---------------------------------------------------------------------------------
QUESTA LA MIA MAIL:
Gentilissima Dottoressa,
ho bisogno di porLe un quesito in merito alla valutazione.
Sapevo che sulla scheda di valutazione, per questioni di privacy non devono
comparire riferimenti espliciti al DSA o EES del bambino, me lo conferma?
Il dubbio di molti colleghi è come valutare bambini, generalmente EES o DSA
con basso funzionamento cognitivo . Questi bimbi non riescono a raggiungere gli
obiettivi della classe, in alcuni casi nemmeno quelli minimi, nonostante l’uso
degli strumenti e di tutte le strategie suggerite. Finora i colleghi hanno messo
un 6 sulla scheda ma se non c’è riferimento sulla scheda di valutazione all’EES
o al DSA che giustifica quel 6 politico, ritengono che non sia onesto rispetto a
chi ha raggiunto davvero lo stesso risultato.
I colleghi ritengono la bocciatura per questi bimbi deleteria e cercano di
preservare l’aspetto psicoemotico e l’autostima.
Le chiedo, esistono riferimenti legislativi in materia di DSA o EES che danno
indicazioni più dettagliate sulla valutazione?
Preciso che per i DSA con un buon funzionamento cognitivo questi problemi
non sussistono perché una volta dati gli strumenti raggiungono facilmente gli
obiettivi e i risultati sono spesso superiori alla media della classe.
Grazie
Cristiana
-------------------------------------------------------------------------------
LA RISPOSTA DELLA DOTTORESSA ROSSI
Gent.ma Cristiana,
Nella scheda di valutazione, per
questioni di privacy , non devono assolutamente comparire riferimenti
espliciti al DSA o EES … adesso BES!
Per quanto riguarda la normativa
sulla valutazione dei DSA vale sempre l’art.10 del Regolamento sulla
valutazione, il D.P.R. n° 122 del 22 giugno 2009 , al quale si rifà tutta la
normativa recente:
" Per gli alunni con DSA adeguatamente certificati, la
valutazione e la verifica degli
apprendimenti, comprese quelle effettuate in
sede d’esame conclusivo dei cicli, devono tener conto delle specifiche
situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento
dell’attività didattica e delle prove di esame, sono adottati gli strumenti
compensativi e dispensativi ritenuti idonei. ...”
La Legge 170/2010
assicura che «sono garantite, durante il percorso di istruzione e di
formazione scolastica e universitaria, adeguate forme di verifica e di
valutazione, anche per quanto concerne gli esami di Stato…» per i ragazzi
con DSA L’articolo 6 del Decreto attuativo ci dà ulteriori
spiegazioni:
“ 1.La valutazione scolastica, periodica e finale […] deve
essere coerente con gli interventi Pedagogico -
didattici
2. Le
Istituzioni scolastiche adottano modalità valutative che consentono […] di
dimostrare
effettivamente il livello di apprendimento raggiunto … a
prescindere dagli aspetti legati all’abilità deficitaria.”
Non
esistono riferimenti legislativi che diano indicazioni dettagliate sulla
valutazione dei BES (è a discrezione dell’insegnante), anche se sulla
direttiva di dicembre, ed ora sulla circolare
del 6 marzo, si dice di
estendere la normativa dei DSA anche per i BES, compreso la preparazione di
un PDP e l'uso degli strumenti necessari per portarli a raggiungere gli
obiettivi previsti.
Insomma la valutazione continua ad essere
uno dei più grossi problemi. Malgrado tutti i discorsi che
si fanno, anche
quando la valutazione non viene utilizzata in funzione selettiva, essa non
risulta adeguatamente utilizzata in prospettiva formativa, come strumento
per educare, per migliorare i processi apprenditivi, più che per sanzionare
i risultati.
Nella scuola di base non si dovrebbe valutare per
promuovere o bocciare, ma per educare; per individuare quali siano le
migliori strategie educative e didattiche; per migliorare i percorsi e per
perseguire meglio le mete formative. Anche gli strumenti di valutazione
finora utilizzati
non servono a migliorare i processi apprenditivi. Valutare
al termine del quadrimestre è persino troppo tardi per intervenire a
modificare i percorsi didattici degli alunni.
Occorrerebbe liberare i
docenti dai troppi formalismi burocratici, che servono poco al
miglioramento dei processi apprenditivi e formativi. Occorrerebbe fare in
modo che nella scuola si facesse solo quello che serve per aiutare tutti i
bambini a raggiungere le mete formative, anche se questo dovesse portare a
fermare il bimbo a cui “viene regalato il 6 politico”, non per punirlo, ma
per dargli la possibilità di raggiungere in più tempo il suo successo
formativo.
Questo dovrebbe essere il criterio più importante da tenere
presente: tutto quello che si fa nella scuola dovrebbe contribuire ad
assicurare il successo formativo a tutti gli alunni. La valutazione dovrebbe
essere deliberatamente progettata per migliorare ed educare i risultati
degli studenti, non solo per verificarli!
Sperando di essere stata
chiara, invio cordiali saluti
Viviana Rossi
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------
Ho sottolineato quelle parti che ritengo essere molto importanti.
Affinchè il confronto sia costruttivo mi farebbe piacere sapere come avviene la valutazione degli alunni borderline e DSA nei vari istituti.
ALCUNE INFORMAZIONI SU DI ME
- cristiana zucca
- Torino , Italy
- Da 13 anni sono referente per la dislessia, da 3 Funzione Strumentale per l'inclusione del mio istituto. Insegno da 26 anni nella scuola primaria. Dal 2019 collaboro con l'associazione O.S.D a.p.s ( Organizzazione a Sostegno dei Disturbi dell'età evolutiva) come referente per il Piemonte e la Valle d'Aosta ( osdpiemonte@gmail.com ) Sono autrice della favola "Lucertolina e Mirtillina" del libro per bambini sui DSA "Abracadabra Lucertolina". Alcune mie favole sono state pubblicate in altri due libri per bambini editi dalla casa editrice Mammeonline; curo il forum D.S.A su un sito per mamme;ho relazionato ad incontri e convegni sui disturbi specifici dell'apprendimento. Ho presentato il libro sui D.S.A, di cui sono coautrice, al Salone del Libro di Torino. Ho conseguito la specializzazione polivalente presso l'Istituto G Toniolo di Torino, con il massimo dei voti.
lunedì 11 marzo 2013
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
salve,io ho un bambino di 13 anni che va in seconda media, e' gia stato fermato il primo anno delle medie e ora rischia un altra bocciatura. dopo lunghi confronti anche con i professori e con il nostro pediatra abbiamo deciso di fare la valutazione del DSA ed è venuto fuori che questo bambino è un bambino BES. ora io mi chiedo, che cosa è di preciso? un bambino BES. è sempre un DSA ma non specifico? e se puo essere aiutato dagli professori
RispondiEliminaPuò scrivermi il codice che inizia con F che compare sulla diagnosi? Solo così potrò darle una risposta più precisa.
EliminaNei BES rientra un po' di tutto, anche i DSA sono BES... I professori sono obbligati ad applicare la normativa vigente
Buona sera , sono la mamma di un bambino di 6 anni quasi sette gli compie in luglio , dal inizio della prima elementare ha avuto problemi a seguire il programma scolastico anche le insegnanti lo hanno notato dopo un primo colloquio mi sono attivata e fatto delle sedute dalla psicologa e in seguito dalla logopedista , ho messo in contatto le insegnanti con la psicologa e logopedista dove gli hanno detto che mio figlio aveva dei problemi ad apprendere negli stessi tempi degli altri compagni di classe le valutazioni fatte le ho date alle insegnanti , fatto anche la relazione della neuropsichiatra dove precisa che il bambino ha difficolta sul piano della regolazione motoria e attentive . il funzionamento del bambino in assenza di defficit cognitivo ha carateristiche specifiche associato a difficolta attentive ,e interesato il versante linguistico con inevitabili ricadute sull'apprendimento del codice scritto , la mia domanda e mio figlio fa parte dei bes , posso chiedere alle insegnanti di attuare un piano individuale per mio figlio, premesso che dal inizio le insegnanti hanno preteso l'insegnante di sostegno ma secondo la relazione della neuropsichiatra non si sono le probabilita. mio figlio viene seguito da novembre dalla logopedista ed e migliorato ma in classe non e stato fatto molto per aiutarlo , la ringrazio in anticipo , buona serata
RispondiEliminala diagnosi deve contenere il codice ICD -10 con cui si identifica il BES, controlli bene. Dovrebbe iniziare con F. poi a seconda del BES può essere 81.0 oppure 81.8 ecc..... Se c'è questo codice si parla di BES per i quali è necessario applicare la normativa in vigore.
EliminaGentile Dottoressa,
RispondiEliminasono un insegnante di scuola secondaria di primo grado. Cerco di farle una domanda precisa: nei PDP che stiamo predispondendo per due alunni BES (privi di diagnosi e certificazione, in quanto i genitori rifiutano ogni confronto con la scuola), per quanto riguarda la valutazione, secondo lei, potrebbe andare bene scrivere quanto segue?:
''si effettuerà una valutazione formativo-educativa e non esclusivamente certificativa, prendendo quindi in considerazione non solo i livelli minimi di competenze raggiunti, ma anche il percorso dell'alunno, i passi realizzati, gli obiettivi possibili, la motivazione e l'impegno e le potenzialità di apprendimento dimostrate. La valutazione sarà perciò tesa non solo a verificare i risultati raggiunti ma anche a migliorare i processi di apprendimento e raggiungere le mete formative previste.''
Come avrà capito, ho unito la normativa sulla valutazione degli alunni stranieri a quello che lei ha indicato. Il mio timore è che mi venga richiesto di ''giustificare'' quanto indicato. Alcuni miei colleghi infatti tendono a mirare prevalentemente alla valutazione certificativa delle competenze...Grazie. Mattia.
Carissimo Mattia secondo me ciò che avete scritto va bene, in definitiva le competenze si acquisiscono attraverso più canali. Per giustificare quanto indicato potrebbe allegare delle relazioni osservative, chiamiamoli "diari di bordo" in cui descrive la motivazione, l'impegno, le potenzialità di apprendimento e anche i punti di forza e debolezza. Mi rendo conto che è un lavorone ma in questo modo si delinea un quadro completo del ragazzo che non si limita a ciò che sa fare su un foglio. Naturalmente la scelta dev'essere condivisa oltre che dalla famiglia anche dal dirigente. Infine tenga presente che tutto ciò che viene verbalizzato è un documento utile in tutti i sensi.
Eliminabuon lavoro :O)
Grazie mille della risposta :)
RispondiEliminaIn effetti, l'idea del ''diario di bordo'' non è un problema, perchè è sufficiente stendere una breve relazione periodica (ad es. un paio di volte a quadrimestre). Lo scoglio è la condivisione con la famiglia: si tratta di famiglie che, come avevo già scritto, non si occupano molto dei figli e non sono collaborative. Esiste addirittura il rischio che, se chiamati a condividere e firmare il PDP, rifiutino di farlo. E' già successo. Ecco perchè il ns dirigente ha (a mio parere) saggiamente consigliato di NON chiamare il documento PDP bensì ''modalità di intervento'' proprio per bypasssare la famiglia: in pratica si stila un PDP ma senza denominarlo, e si fa verbalizzare con la sola firma del coordinatore di classe, nonchè ovviamente con l'accordo di tutti i docenti. Così facendo ci si attiva per venire incontro ai bisogni del ragazzo senza che la famiglia si senta minacciata e alzi le barriere. A noi interessa solo dare una mano a questi alunni, le famiglie non se ne occupano... Che ne dice?
Carissimo,
Eliminatrovo ottimo il consiglio del Dirigente , però io verbalizzerei ovunque il fatto che la famiglia non collabora e rifiuta la stesura di un pdp, questo per tutelare voi e i ragazzi. Di fronte a un ventuale ricorso al TAR la scuola potrà dimostrare di aver fatto di tutto per far comprendere alla famiglia che un percorso personalizzato era nell'interesse del ragazzo. Se non ci sono diagnosi e pdp cosa farà il ragazzo durante l'esame di stato? Convincere la famiglia serve anche e soprattutto a questo.
gent.ma dottoressa,
RispondiEliminasono la madre di un ragazzo di 17 anni BES borderline. ha frequentato il primo anno di scuola alberghiera e ora rischia la bocciatura. ha avuto un percorso scolastico piuttosto difficile durante quest'anno.alcuni componenti del consiglio di classe vorrebbero bocciarlo. io mi chiedo: 1. un alunno con BES può essere bocciato? e se si, quale percorso è previsto? credo che bisognerà motivare il tutto. grazie una mamma in ansia
Un alunno BES può essere bocciato.
EliminaLoro hanno gli stessi identici doveri degli altri. Viene redatto un PDP che stabilisce metodologie e strumenti da utilizzare affinchè il bambino sia messo in grado di raggiungere gli obiettivi.
Se un alunno ha un QXX, ossia un basso rendimento cognitvo, la programmazione sarà individualizzata, ossia verranno stabiliti degli obiettivi minimi ma questi dovranno essere raggiunti, in caso contrario potrà essere bocciato. Naturalmente la scuola deve dimostrare:
1: di aver messo in atto tutto quanto scritto sul PDP, ad esempio, se erano previste interrogazioni programmate, non può aver fatto delle interrogazioni a sorpresa. Oppure,se è previsto l'uso della calcolatrice, non può aver fatto contare senza...
2: deve dimostrare di aver messo in atto strategie di recupero. Ossia, continuano a persistere delle diffcioltà, ad esempio nell'area matematica? Bene, la scuola ha previsto e concordato con la famiglia un recupero? Cos'è successo? Il bambino ce l'ha fatta?
3: deve dimostrae di aver utilizzato le risorse edisponibili,ad esempio, nella scuola c'è un docente di sostegno, che come sappiamo, è docente di classe? Sul pdp è stato previsto il suo intervento? E' stato utilizzato?
Dopo aver accertato tutto questo, però bisogna poter dimostare che c'è stata una mancanza da parte della scuola, allora può procedere chiedendo un colloquio al dirigente.
Ho dimenticato di dire che qualunque bocciatura va motivata attraverso la compilazione di un verbale che è quello degli scrutini. La scuola deve dimostrare di aver fatto tutto il possibile per aiutare il bambino
Elimina