Come per l'insegnamento di qualunque altra disciplina è necessario modificare la propria metodologia e seguire le indicazioni ministeriali.
La circolare ministeriale del 5/10/2004 parla di :
"dispensa, ove necessario, dello studio in forma scritta della lingua inglese"
vediamo che cosa significa:
OVE NECESSARIO: vuol dire che l'insegnante, in seguito anche alle indicazioni e alle valutazioni della logopedista che segue il bambino e dopo aver messo in pratica tutte le strategie metodologiche necesarie per facilitare l'apprendimento della lingia straniera, valuta se per quel determinato alunno, è necessaria e oppurtuna la dispensa dallo studio della forma scritta delle lingua inglese.
ATTENZIONE: dispensa dalla forma scritta non significa dispensa dall'apprendimento di TUTTA la lingua, ma solo di una forma di essa, quindi l'orale si può e si deve apprendere
Inoltre, negi esami di stato non è presista alcun tipo di dispensa. All'inizio si diceva che l'alunno doveva essere dispensato dalle prove scritte della lingua inglese, ora non più. Quindi, a parer mio, se s'intende tutelare il bambino è bene che ci sia da subito un approccio adeguato anche alla lingua scritta.
Anche per la lingua inglese valgono tutte le altre indicazioni:
- tempi più lunghi per verifiche ed esercizi
- patto formativo con la famiglia per quanto concerne lo studio a casa e lo svolgimento dei compiti.
- Organizzazione di interrogazioni programmate.
- Interrogazioni orali per rimediare eventuali insufficienze negli elaborati scritti. L'insegnante può anche decidere di sottoporre il bambino a verifiche scritte dandogli la possibilità di provare, rassicurandolo sul fatto che qualora i risultati non fossero sufficienti la prova non verrà registrata e gli verrà data la possibilità di recuperare oralmente.
Dal prontuario allegato al percorso educativo personalizzato per DSA dell'Aid, USP di Como, si possono trarre le seguenti indicazioni valide per tutte le lingue straniere ed antiche, applicabili in tutti gli ordini di scuola.
- limitare o evitare la lettura ad alta voce (è ovvio che se il bambino chiede, di sua spontanea volontà, di leggere è giusto farlo provare. Di norma queste richieste avvengono quanto il bambino si sente ben inserito nel gruppo classe, quando ha superato le sue insicurezze ed è certo che non esistono pregiudizi e giudizi nel gruppo classe. ndr)
- Durante le verifiche far sì che il testo vega letto da un tutor, ossia da un'altra persona che può essere, indistintamente, un compagno o l'insegnante stesso
- Evitare di far prendere appunti o riscrivere elaborati, ma fornire la fotocopia degli appunti in modo che l'alunno sia , comunque, supportato durante lo studio
- Utilizzare testi ridotti non per contenuto ma per quantità di pagine
- Evitare le risposte con V e F
- Evitare domande con dobbia negazione e di difficile interpretazione
- Garantire l'approccio visivo e comunicativo alle lingue
- Utilizzare schemi per le regole
- Utilizzare mappe concettuali
- Pianificare le verifiche scritte
- Nelle verifiche scritte utilizzare le parole utilizzate durante le spiegazioni
- Favorire l'apprendimento orale
- Consilidare gli apprendimenti in forma orale
- Dispensare l'alunno ove necessario e possibile dalle prove scritte compensandole con prove orali, valutando gli esiti positivi
- Utilizzare i coloro per distinguere le diverse forme grammaticali
- Consentire l'uso del registratore durante le spiegazioni
- Incentivare l'uso del pc e del vocabolario elettronico
- nelle prove scritte ridurre il testo da tradurre e le domande a cui rispondere. Concedere tempi più lunghi
- Evitare domande aperte a favore di verifiche strutturate
- Favorire risposte concise nelle verifiche scritte. Qualora la prova risultasse insufficiente prevedere prove orali sullo stesso argomento
- Programmare verifiche orali per le materie che prevedono la valutazione dell'orale (non sostituire l'orare con interrogazioni scritte ndr)
- Stimolare e supportare l'allievo durante le prove orali qualora si trovasse in difficoltà per la compromissione della memoria a breve termine e della sequenzialità.
- presvedere compiti ridotti
- Evitare la sovrapposizione di verifiche (evitare che nello stesso giorno il bambino debba affrontare verifiche in più discipline)
- Favorire le interrogazioni e le verifiche nelle prime ore del mattine (in ogni caso dargli la possibilità di ripassare prima di essere interrogato ndr)
- Valutare il contenuto e non la forma
- Valutare le conoscenze enon le carenze
- applicare una valutazione formativa e non sommativa dei processi di apprendimento.
(Materiale predisposto dallUSP di Como, prof Gini in collaborazione con i componenti dle comitato scuola dell'AID Como, presidente Bassani, docenti Colombo e Gagaglio )
Esistono anche delle pubblicazioni in merito all'insegnamento della lingua inglese :
- Insegnare l'inglese ai bambini dislessici di Pamela Kvilekval
- dislexia whot is it? dislessia e insegnamento della lingua inglese di Gabrieli Claudi e Rossana
Buonasera,
RispondiEliminasono una docente di inglese di scuola superiore (liceo scientifico), ho trovato estremamente interessante leggere ciò che lei ha scritto riguardo dilessia e lingua inglese, ma pur avendo letto molto altro, pur avendo letto anche le ultime note ministeriali ancora mi sento in difficoltà....ho un allievo dislessico la cui dislessia è stata diagnosticata solo in II superiore (dopo tanta insistenza da parte di noi docenti)che ha davvero grosse difficoltà in inglese, io ho provato e sto provando strategie diverse (test scritti da svolgere in lingua italiana solo con consegne in inglese lette da me, - si tratta di storia e letteratura inglese-interrogazione orale in italiano con domande in inglese, test scritti multiple choice in inglese e interrogazioni orali in inglese con mappe concettuali),..... ho cercato di attenermi ad una nota ministeriale, di cui non ricordo gli estremi, e abbiamo cominciato a preparare mappe concettuali che può usare in sede di test..ma le difficoltà sono enormi anche nell'orale..e il problema è che l'esame di stato si avvicina.. secondo me l'opzione migliore per l'allievo sarebbe: prova scritta in inglese ma SOLO con multiple choice, e prova orale in italiano sui contenuti di letteratura e storia e NON sull'inglese come lingua..ora le chiedo: questo sarebbe possibile? se specificato bene nel documento del 15 maggio che il consiglio di classe prepara potrebbe affrontare così la materia inglese - fermo restando tutti gli altri strumenti dispensativi e compensativi che anche i miei colleghi stanno già usando?la ringrazio della sua risposta e sono ben accetti consigli, indicazioni di materiale e quant'altro..ho bisogno di esempi concreti su cui lavorare..la legge è ancora troppo generica secondo me...grazie in anticipo!
Carissima collega, il problema dell'esame di stato è che, in quanto tale, stabilisce delle regole uguali per tutti quindi non so se le "eccezioni" previste da ogni singolo istituto, seppure documentate e motivate, sono valide. Hai provato a dare un'occhiata all'utlimo DM sull'esame di stato che si è appena concluso? Che disposizioni dava in merito ai DSA e la lingua straniera?
RispondiEliminaHai provato a contattare l'AID della tua zona? Credo che quest'ultima sia la soluzione migliore in quanto loro sono certamente in grado di darti indicazioni precise su come muoverti, su quali documenti, eventualmente prepare, inoltre possono tenerti aggiornata in tempo reale sulle novità a livello legislativo.
Infine ritengo che ogni azione e decisione debba essere documentata in tutti i documenti scolastici e in tutti i verbali in modo da arrivare attrezzati all'esame di stato ed evitare possibili contestazioni da parte della commissione. In quanto al lavoro che state facendo è ottimo, secondo me, ma è necessario capire che cosa sarà concesso al ragazzo durante l'esame in modo da impostare il lavoro dell'anno in modo da permettergli di affrontare la prova finale senza troppe ansie.
Tienimi aggiornata