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ALCUNE INFORMAZIONI SU DI ME

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Torino , Italy
Da 13 anni sono referente per la dislessia, da 3 Funzione Strumentale per l'inclusione del mio istituto. Insegno da 26 anni nella scuola primaria. Dal 2019 collaboro con l'associazione O.S.D a.p.s ( Organizzazione a Sostegno dei Disturbi dell'età evolutiva) come referente per il Piemonte e la Valle d'Aosta ( osdpiemonte@gmail.com ) Sono autrice della favola "Lucertolina e Mirtillina" del libro per bambini sui DSA "Abracadabra Lucertolina". Alcune mie favole sono state pubblicate in altri due libri per bambini editi dalla casa editrice Mammeonline; curo il forum D.S.A su un sito per mamme;ho relazionato ad incontri e convegni sui disturbi specifici dell'apprendimento. Ho presentato il libro sui D.S.A, di cui sono coautrice, al Salone del Libro di Torino. Ho conseguito la specializzazione polivalente presso l'Istituto G Toniolo di Torino, con il massimo dei voti.

domenica 10 febbraio 2008

LA DISLESSIA NEGLI ADULTI

La dislessia poichè è di origine genetica permane per tutta la vita.
L'attenzione da parte della scuola verso i DSA è recente pertanto, attualmente, i dati relativi i DSA riguardano prevalentemente i soggetti in età scolare in quanto è proprio la scuola che si accorge che c'è qualcosa che non va e invia il bambino ai servizi di NPI dove viene sottoposto a tutte le indagini del caso, quindi anche ai test che accertano la presenza o meno di un DSA.
Si pensa che questo disturbo interessi circa il 3% della popolazione scolastica...La dislessia e i disturbi ad essa associata, però, esistono da sempre, pertanto ai numeri consociuti è necessario aggiungere quelli relativi a tutte le persone adulte le quali non hanno potuto usufruire degli specifici test diagnostici. A tale fine il dottor Ghidoni dell'università di Reggio Emilia, ha messoa punto dei test per adulti. Il suo intento è quello di testare più gente possibile al fine di avere un quadro completo della situzione italiana in merito alla dislessia.
Qui di seguito vi riporto alcune informazioni ed indicazioni relative ai test sugli adulti tratte dal forum dislessia

Il servizio di diagnosi avviene presso l'Unità Operativa di Neurologia dell'Arcispedale S Maria Nuova , Reggio Emilia, Viale Risorgimento 80.
Si accede al servizio con una semplice richiesta del medico curante su ricettario del Servizio Sanitario Nazionale; prevede la somministrazione di una batteria di test di lettura e di altre prove che consentono di individuare con sicurezza i casi di dislessia anche se ben compensata. Per informazione e prenotazioni : tel. 0522 296031

(http://www.aiditalia.org/it/dislessia_negli_adulti.html)

I tempi di attesa si aggirano sui 30 giorni circa e la restituzione della diagnosi avviene in giornata oppure per posta .

Sul sito http://www.dislessia.org/forum/viewtopic.php?t=3275 il dottor Ghidoni ha dato una spiegazione dettagliata dell'iniziativa da lui stesso promossa. Ve la riporto qui di seguito:

"LA diagnosi di dislessia non si basa solo su una storia personale di difficoltà scolastiche o di problemi persistenti in alcune attività della vita quotidiana, deve essere confermata dal rendimento nei test specifici. La novità della attività svolta a Reggio E. è che è stata creata una batteria con valori di riferimento raccolti da un campione di adulti , mentre finora i test disponili erano solamente tarati sui bambini o al massimo gli studenti delle superiori. La diagnosi si basa sulla esecuzione di prove che riguardano la lettura ma anche altre funzioni (intelligenza, memoria a breve termine, capacità di attenzione etc.); le prestazioni del soggetto vengono confrontate con i valori di riferimento del gruppo di controllo della stessa età della persona in esame (per es. per un soggetto di 40 anni il controllo è dato da un gruppo di soggetti dai 35 ai 44 anni); i gruppi di controllo sono attualmente formati circa da 15-20 soggetti per ogni classe di età per cui i valori normali di riferimento sono provvisori ma già comunque sufficientemente affidabili per poter dire se le prestazioni di una persona sono nella norma o no. Solamente per le prove di calcolo abbiamo ancora a disposizione solo i valori normali di soggetti della scuola superiore, il che espone al rischio di trovare troppe persone che hanno valori inferiori alla “norma”, dato che il rendimento degli studenti di scuola superiore è comunque mediamente migliore di quello di un trentenne o di un quarantenne. Ma se il rendimento della persona in esame risulta migliore di quello dei controlli, non si pone il problema di un falso negativo. Questi aspetti sono forse troppo tecnici ma necessari per rispondere alle critiche di chi ritiene gli strumenti non affidabili semplicemente perché qualcuno non ha avuto confermata la diagnosi che si aspettava. In base ai criteri diagnostici ufficiali non si può classificare come dislessico chi ha una prestazione in tutte le prove di letture perfettamente normale sia come velocità che come correttezza. Ciò non significa che quella persona non abbia nulla, Il mondo dei disturbi di apprendimento è molto complesso, non esiste solo la dislessia, vi sono disturbi di apprendimento ancora poco conosciuti (per es il disturbo isolato di comprensione, il disturbo semantico-pragmatico, il disturbo visuo-spaziale evolutivo e anche altre situazioni che ancora non conosciamo). Crediamo che l’applicazione di questi nuovi strumenti diagnostici possa aiutare il mondo scientifico a individuare e meglio definire anche queste situazioni a cui ancora nessuno ha dato un nome. Detto questo è comunque vero che tutti gli strumenti diagnostici hanno i loro limiti, la batteria di Reggio Emilia serve principalmente per evidenziare la presenza di dislessia, dato che è il disturbo più frequente , mentre se ci si trova di fronte a un disturbo diverso e più complesso, è necessario eseguire altri test di approfondimento per tentare di arrivare ad una diagnosi. In ogni caso il nostro lavoro è finalizzato a cercare di aiutare le persone a comprendere meglio i propri problemi (e questo a volte può anche contraddire le interpretazioni personali o le autodiagnosi ) e a far emergere il mondo sommerso della dislessia degli adulti. Ve lo dice chi conosce personalmente il problema avendo un figlio dislessico e avendo vissuto tutti i drammi relativi e i problemi conseguenti. Grazie e cordiali saluti Enrico Ghidoni Vice-presidente Associazione Italiana Dislessia AID -Piazza Martiri 1/2 Bologna 051 243358 www.dislessia.it www.aiditalia.org info@dislessia.it ----- Responsabile Laboratorio di Neuropsicologia, Unità di Neurologia, Arcispedale S.Maria Nuova, Reggio Emilia 0522 296031 "