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ALCUNE INFORMAZIONI SU DI ME

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Torino , Italy
Da 13 anni sono referente per la dislessia, da 3 Funzione Strumentale per l'inclusione del mio istituto. Insegno da 26 anni nella scuola primaria. Dal 2019 collaboro con l'associazione O.S.D a.p.s ( Organizzazione a Sostegno dei Disturbi dell'età evolutiva) come referente per il Piemonte e la Valle d'Aosta ( osdpiemonte@gmail.com ) Sono autrice della favola "Lucertolina e Mirtillina" del libro per bambini sui DSA "Abracadabra Lucertolina". Alcune mie favole sono state pubblicate in altri due libri per bambini editi dalla casa editrice Mammeonline; curo il forum D.S.A su un sito per mamme;ho relazionato ad incontri e convegni sui disturbi specifici dell'apprendimento. Ho presentato il libro sui D.S.A, di cui sono coautrice, al Salone del Libro di Torino. Ho conseguito la specializzazione polivalente presso l'Istituto G Toniolo di Torino, con il massimo dei voti.

domenica 13 dicembre 2009

Dislessia un falso problema? convegno a Ivrea del 12 dicembre 2009

Ieri ho preso parte alla seconda parte del convegno sulla dislessia ad Ivrea al quale hanno relazionato esperti del settore : assessore all?istruzione della Regione Piemonte ; l'Assessore all'istruzione della Provincia di Torino; l'Assessore ai Sistemi Educativi della città d'Ivrea; Neuropsichiatri infantili; psicologi; rappresentanti AID sezioni di Torino e Biella-Vercelli; dirigenti scolastici; genitori; studenti dislessici; finiatri.

La regione Piemonte ha scelto la strada delle delibere e nei prossimi mesi prenderà in considerazione questi aspetti inerenti i DSA:

  1. inserimento nel mondo del lavoro dei soggetti con diagnosi di DSA
  2. l'aspetto sanitario
  3. gli screening

Il dott. PETRACHI della Medicina Legale di Ivrea -ASL TO 4 ha affrontato in mattinata gli aspetti medico-legali legati ai DSA, nel pomeriggio ha proiettato la legge 104 sottolinenando come i casi gravi di dislessia e disturbo specifico dell'apprneidmento possano accedere alla legge 104 in seguito alla presentazione di apposita documentazione, prima fra tutte la diagnosi di DSA (meglio se rilasciata dall'asl) attestante la gravità del disturbo.

Il rifermento legislativo sono l'articolo 1 e 3 comma 3 della legge 104 del 92. In particolare ha specificato che il soggetto DSA è in una condizione di SVANTAGGIO rispetto a coetanei della stessa età che non hanno un disturbo specifico.

dott.TURELLO foniatra del centro studi Erickson e autore di numerose pubblicazioni ha affrontato l'aspetto del rapporto tra la lingua orale e scritta.

famiglia - scuola e servizi sanitari (asl o privati) sono il tringolo più importante per un buon funzionamento dell'integrazione e del successo dei bambini con DSA.

L'insegnante dovrebbe registrare le letture dei suoi alunni e riascoltarle al fine di individuare i punti in cui si sofferma e commette errori, in quanto potrebbero indicativi per comprendere il tipo di errore commesso, la causa principale che ha indotto il bambino a commetterlo.

L'insegannte di scuola primaria deve diventare un'esperta dell'insegnamento/apprendimento delal letto scrittura al fine di comprenderne i meccanismi e le strategie da applicare nel caso in cui dovesse avere degli alunni con delle difficoltà.

I bambini quando imparano a parlare partono pronunciando le occlusive (p b t d k g) ma se devo insgenare a leggere devo partire dalle fricative cioè (f v s ...) in quanto il suono è più lungo pertanto vengono percepite e distinte meglio

Bisogna porre molta attenzione alle difficoltà del linguaggio: ci sono bambini che a 2 anni hanno imparato a parlare perfettamente con buona proprietà lessicale e di pronuncia ma ci sono anche bambini che a 5 anni presentano ancora un linguaggio molto compromesso. Questa è una variabile molto importante di cui gli insegnanti devono tener conto. Molti bambini, poi, presnetano difficoltà con le sillabe chiuse con la coda ossia sono quei bambini che in prima elementare, ad esempio, tendono ancora a dire MAETTA invece di MAESTRA; TENO invece di TRENO. Questa difficoltà p da tenere d'occhio in quanto può avere conseguenze nella letto scrittura e nell'apprendimento in genere.

Prerequisiti dell'apprendimento:

  • PREREQUISITI ESECUTIVI:

si attengono alla realizzazione del sistema scritto e non alla sua conoscenza esempio, il segno grafico, la coordinazione occhio mano, l'orientamento spaziale...

  • PREREQUISITI COSTRUTTIVI

riguardano il livello di concettualizzazione sulla lingua

Per imparare a leggere e scrivere il bambino deve imparare 3 concetti fondamentali:

  1. quanti elementi ci sono in una parola
  2. quali sono gli elementi della parola
  3. come sono disposti gli elementi all'interno della parola

Bisogna lavorare molto sulla metafonologia, sopratutto nella scuola dell'infanzia e nei primi anni della scuola primaria, cioè svolgere attività sulle rime, sulla segmentazione delle parole, delle sillabe... Questo per aiutare i bambini a riflettere e fare l'analisi delle parole.

Gli insegnanti devobo essere in grado di sapere perchè un errore viene commesso al fine di aiutare il bambino a superarlo.

Importantissimo è il concetto che A TUTTI NON DEV'ESSERE DATA LA STESSA COSA MA E' GIUSTO DARE A CIASCUNO IL SUO

ASPETTI E MOTIVI E RELAZIONALI NEI DSA

l'ansia è la causa principale di atteggiamenti iperattivi o di blocco con la conseguenza di gravi problemi nella prestazione.

Nei bambini DSA si possono innestare delle reazioni emotive: ansia, rabbia o tratti depressivi.

Per aiutare questi bambini non è necessario uno psicologo clinico ma uno psicologo metacognitivo.

E' molto importante anche il ruolo della famiglia: se il genitore accetta la condizione del figlio questo lo vivrà meglio, se il genitore non lo accetta e lui stesso va in ansia trasmette lo stesso atteggiamento al figlio.

E' necessario che chi lavora con bambini DSA capisca anche l'aspetto emotivo della famiglia, molto spesso i genitori attivano una serie di comportamenti di difesa in quanto non vogliono che il bambino vada incontro alla sofferenza. Poichè i DSA hanno una compinente genetica, molto spesso la madre o il padre hanno lo stesso disturbo e hanno sofferto delle difficoltà e degli insuccessi ad esso correlati, sofferenze che non vogliono viva il figlio.

come si fa da aiutare un bambino DSA?

  1. bisogna ridurre il tempo dello studio e lasciargli più spazio per lo sbago fisico e psichico
  2. aumentare tutto ciò che è gratificante con rinforzi positivi: "bravo" da solo non basta, bisogna dire "bravo perchè oggi hai lavorato sneza distrarti" "bravo perchè hai svolto un tema con un buon contenuto...."
  3. guidarlo vers attività sportive: lo sport favorisce la concentrazione, al socializzazione, la spazialità, il rispetto delle regole. permette di sfogare le tensioni . Meglio preferire sport in cui non c'è competizione in cui non si deve arrivare necessariamente primi. Nello sport possono e devono snetirsi adeguati e competenti.

I bambini DSA si arrabbiano :

  1. con chi crea in loro frustrazione
  2. con chi sanno che anche se si arrabbiano non lo abbandonano mai (la madre e il padre)

(continua...)

sabato 12 dicembre 2009

SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO DI CALUSO: UNA SCUOLA ATTENTA AI BISOGNI DEGLI ALUNNI DSA

La scuola secondaria di primo grado (ex medie) Guido Gozzano,di Caluso, diretta dalla Dottoressa Niccoli Marzia è una scuola di qualità e all'avanguardia per quanto riguarda i disturbi specifici dell'apprendimento. http://www.mediagozzano.it/

La dirigente intervenuta con due mamme, al convegno "Dislessia un falso problema?" tenutosi a Ivrea sabato 12 dicembre, ha dimostrato una competenza e una sensibilità uniche.
La scuola da lei diretta possiede molti strumenti indispensabili per alunni DSA: Carlo mobile, Supermappe, pc portatili in ogni aula a disposizione di TUTTI gli alunni.

La Dirigente ha instaurato un buon rapporto con le famiglie di alunni DSA, creando una rete di collaborazione e scambio di cui alcune molto attive, come la signora Bono Daniela che dedica il suo tempo al confronto con altri genitori e ragazzini che stanno vivendo o hanno vissuto la stessa esperienza.
Inoltre ogni anno viene programmato un incontro tra scuola e famiglie di alunni con disturbo specifico dell'apprendimento.

Ogni classe possiede un "kit per la dislessia" (lo potete scaricare andando sull'home page del sito della scuola, a sinistra cercate "didattica" e poi cliccate su "Supporto alle difficoltà di apprendimento") ossia un documento che raccoglie la normativa, l'esempio di buone pratiche a cui gli insegnanti possono attingere per gli alunni DSA e non solo.

Succursali della scuola di Caluso, quindi sempre dirette dalla Dottoressa Niccoli sono :
la scuola secondaria di primo grado di San Giorgio
la scuola secondaria di primo grado di San Giusto.

giovedì 10 dicembre 2009

PRESENTAZIONE DI AIUTAMI A NON AVERE PAURA


Vi informo che martedì 16 dicembre alle ore 21 presso il Centro di Cultura Ludica di Villa Vallero a Rivarolo Canavese, si terrà la presentazione del libro "aiutami a non avere paura" scritto da Cristiana Voglino.
Il libro racconta l'esperienza della sua bambina che ha dovuto affrontare una grave malattia e quella di altri bimbi conosciuti all'ospedale Regina Margherita di Torino.

Chi volesse saperne di più può visitare questo sito: http://www.aiutamianonaverepaura.it/







domenica 6 dicembre 2009

CONVEGNO A IVREA

Sabato 12 dicembre 2009 alle ore 9 alle ore 18 presso l'aula magna di Scienze infermieristiche in Via Monte Navale ad Ivrea si terrà il convegno dal titolo "dislessia: un falso problema?" per scaricare il programma andate sul sito dell'aid di Torino, lo trovate nell'elenco dei miei link

sabato 5 dicembre 2009

ALCUNI VIDEO E DOCUMENTARI SUI DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO

andando su youtube e digitando "dislessia" su CERCA, verranno elencati una serie di video e documentari su questa carattereristica .

Vi consiglio di visualizzare, prima di tutto,i 10 i documentari

VOCABOLARIO FIGURATO

Il vocabolario figurato è un utile strumento che l'insegnante può costruire col bambino.

Le immagini facilitano la memorazzione, soprattutto se il termine è accompagnato da una o due semplici frasi di riferimento.

Questo tipo di strumento viene utilizzato anche con alunni audiolesi

COME PROCEDERE:

1: si prende un quadernone ad anelli

2. ogni volta che il bambino trova un termine sconosciuto si riporta sul quedernone e si disegna l'immagine ( o si cerca su riviste, libri, internet)

3. si spiega al bambino il significato di quella parola scrivendo il termine accanto al disegno

4: s'invita il bambino a pensare a una frase semplice che includa quel termine e gliela si fa scrivere sotto alla parola.
La parola dev'essere scritta con un colore specifico, scelto dal bambino, ad esempio il rosso. Tutte le parole che inizieranno con la stessa lettera verranno scritte con lo stesso colore. La parola si scrive col colore anche all'interno delle frasi.

L'uso del colore aiuta a memorizzare meglio il tremine in quanto può diventare un punto di riferimento per "ripescare" il termine nei "cassetti della memoria" il colore permette di fare una selezione, di raggruppare e di ridurre il campo di ricerca .

L'ordine alfabetico viene rispettato solo per la prima lettera in quanto le parole vengono scritte via via che vengono scoperte, pertanto sarebbe troppo complesso dare loro un vero ordine come lo si trova sui dizionari.
Il quaderno ad anelli aiuta a organizzare i fogli man mano che il vocabolario si arricchisce.




GATTO

IL GATTO DORME.

IL GATTO DORME SUL DAVANZALE



Ovviamente il vocabolario figurato può essere modificato e adattato in base alle esigenze e alla fantasia degli insegnanti.

Tutto ciò che propongo sul blog sono indicazioni e strumenti che ho utilizzato e sperimentato sui bambini che seguo

mercoledì 2 dicembre 2009

INCONTRO PER I DOCENTI CON ALUNNI DSA DEL CIRCOLO DI RIVAROLO CANAVESE

Martedì 15 dicembre alle ore 17.15 ci troveremo in sala video per prendere in esame la Circ Reg 326 e per analizzare sia il PEP sia la scheda di sintesi alleggata alla circolare.

Gli operatori dell'asl hanno avuto un incontro con il loro responsabile martedì 1 dicembre e hanno preso in esame la circolare concordando di non firmare i due documenti proposti (pep e sscheda di sintesi) in quanto accompagnano la diagnosi, però suggeriscono a tutti gli insegnanti di attenersi, per la compilazione dei documenti, a quanto evidenziato durante i vari incontri con tutti gli operatori socio sanitari che hanno in carico il bambino.

Prima di prendere parte all'incontro del 15 suggerisco, come già comunicato all'ultimo Collegio Docenti, di verificare con la segreteria della scuola, che tutte le famiglie degli alunni interessati abbiano depositato copia della diagnosi.