PDP
DOTTORESSA ARDISSINO, PSICOPEDAGOGISTA , FORMATRICE AID
La dottoressa ha illustrato la funzione del pdp
P= progetto
D= didattico cioè miglioramento del processo d'insegnamento/apprendimento in efficacia ed efficienza
P= personalizzato nella metodologia , nei tempi e nella progettazione a casa
Il PDP riguarda la programmazione che deve diventare flessibile essa non si deve discostare da quella della classe e gli obiettivi devono restare gli stessi. Quindi non cambia niente ripsetto a ciò che faccio con la classe anche in considerazione del fatto che gli strumenti concessi ai DSA possono essere utilizzati da tutti.
Il pdp illustra gli interventi degli insegnanti che devono essere commisurati sul bambino.
Il pdp prevede la flessibilità didattica.
Che cosa significa personalizzare gli obiettivi?
Significa aver ben presente i punti di forza e debolezza del bambino e progettare il percorsa su quelli. Significa prendersi cura dell'aspetto emotivo-motivazionale e relazionale che interviene durante la fase di apprendimento.
Il PDP è un contratto tra scuola e famiglia e come tale va rispettato da entrambe le parti , oppure con il ragazzo stesso qualora sia maggiorenne e firma il proprio PDP.
MODELLI:
le scuole sono libere di scegliere e crearsi i modelli che preferiscono, l'AID ha proposto il suo .
Se la diagnosi arriva in corso d'anno gli ingegnanti devono provvedere all'immediata stesura del documento.
Per redarre il Pdp sono necessari confronti con gli specialisti, la famiglia e gli insegnanti degli ordini di scuola precedente al fine di poter descrivere e capire il funzionamento delle abilità strumentali e le procedure deficitarie
Come posso modificare l'obiettivo tenendolo, però simile a quello della classe?
Ad esempio se consideriamo “Saper scrivere testi in modo ortograficamente corretto” posso modificarlo in “Saper scrivere testi” L'obiettivo relativo alla scrittura e alla comunicazione viene mantenuto si modifica solo l'aspetto ortografico che in un disrtografico non potrà essere raggiunto
PERCHE' GLI STRUMENTI COMPENSTAIVI SONO IMPORTANTI?
Essi sollevano l'alunno da una prestazione resa difficoltosa dal disturbo.L'uso degli strumenti non facilitano assolutamente il compito cognitivo.Le mappe , ad esempio, aiutano semplicemente a ricostruire il percorso di studio ma il ragazzo deve comunque impegnarsi per capire e interiorizzare il contenuto.
La dottoressa ha poi fatto una carrellata degli strumenti dispensativi e delle modalità di verifica e valutazione.
I progressi devono essere valutati in itinere e non devono esserci verifiche scritte per le discipline orali. Le interrogazioni devono essere programmate per consentire al ragazzo di prepararsi in modo adeguato e affrontare la propria ansia.Durante le interrogazioni dev'essere concesso l'uso delle mappe che si è costruito duranto lo studio, l'uso delle cartine e di eventuali immagini .In L2 bisogna prevedere delle interrogazioni orali al posto dello scritto. Le prove di verifiche, soprattutto per disgrafici e disortografici devono essere fatte con risposte multiple, close oppure V/F al fine di eliminare tutti quegli aspetti della scrittura che potrebbero compromettere l'esito della prova. Se i tempi a disposizione per le prove sono ridotti prevedere una riduzione degli esercizi da fare, altrimenti concedere più tempo, in questo è l'insegnante che si deve regolare.
Molto importante è il patto con al famiglia che deve prevedere l'organizzazione dei compiti a casa, l'eventuale intervento di un tutor, la gestione del diario e del materiale, l'uso degli strumenti
Al termine dell'intervento della dottoressa è stato dato spazio al dibattito.
Mio intervento
“Le pongo due interrogativi:
1- sul pdp laddove si parla di diagnosi posso inserire tutti i dati che ricavo dal documento rilasciato dagli specialisti? Non vado incontro a problemi di privacy?
2- gli obiettivi generali possono essere ridotti a obiettivi minimi qualora il mio alunno avesse un dsa grave con un importante deficit mnemonico”
RISPOSTA1: “sì è possibile inserire i dati della diagnosi”
La Martini è intervenuta specificando che l'asl to4 sta preparando un documento che avrà due parti una con la relazione sul caso e le informazioni che i docenti potranno inserire nel pdp, l'altro con i dati sensibili (ad esempio coi risultati dei test e le deviazioni standard) che la famiglia deve tenere per sé. In ogni caso la famiglia, nel momento in cui firma il pdp accetta tutto ciò che c'è scritto, pertanto se qualche scuola ha riportato i dati delle deviazioni standard e la famiglia ha firmato significa che ha accettato che venissero riportate”
RISPOSTA 2: “sì, gli obiettivi possono essere ridotti se il bambino ha un dsa grave”
ALCUNE INFORMAZIONI SU DI ME
- cristiana zucca
- Torino , Italy
- Da 13 anni sono referente per la dislessia, da 3 Funzione Strumentale per l'inclusione del mio istituto. Insegno da 26 anni nella scuola primaria. Dal 2019 collaboro con l'associazione O.S.D a.p.s ( Organizzazione a Sostegno dei Disturbi dell'età evolutiva) come referente per il Piemonte e la Valle d'Aosta ( osdpiemonte@gmail.com ) Sono autrice della favola "Lucertolina e Mirtillina" del libro per bambini sui DSA "Abracadabra Lucertolina". Alcune mie favole sono state pubblicate in altri due libri per bambini editi dalla casa editrice Mammeonline; curo il forum D.S.A su un sito per mamme;ho relazionato ad incontri e convegni sui disturbi specifici dell'apprendimento. Ho presentato il libro sui D.S.A, di cui sono coautrice, al Salone del Libro di Torino. Ho conseguito la specializzazione polivalente presso l'Istituto G Toniolo di Torino, con il massimo dei voti.
domenica 22 gennaio 2012
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento